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ESTRAVAGARIO TEATRO
via Cesare Battisti, 11 37122 – Verona PRESIDENTE: Luca Fioravanti REFERENTE: Ermanno Regattieri CELLULARE: 333 7014718 MAIL: fioravantiluca@hotmail.com SITO: www.estravagario.net P.I. e C.F. 02050960232 |
spettacoli in repertorio
storia
Nel 1988 nasceva a Verona Estravagario Teatro. Un gruppo nuovo con alle spalle una storia vecchia.
Perché, percorsa in compagnia di un grande maestro come Giorgio Totola e di tanti successi teatrali indelebilmente fissati nella memoria di quei protagonisti. Ed eccoli alcuni di quei protagonisti, a proseguire la splendida avventura teatrale riferendosi sempre a un solco tracciato anni prima dove era germogliato un seme che esprimeva soprattutto fantasia, creatività ed attenzione a quel rigore professionale che connotava gli allestimenti di quegli anni.
Nasce Estravagario Teatro dunque con Alberto Bronzato, Fausto Tognato, Tiziano Gelmetti, Filly Nazzaro, Tiziana Leso, Stefano Tessari, i quali pensano a questo strano nome (da una raccolta poetica e letteraria minore di Pablo Neruda) accordandogli arbitrariamente un significato di diversificazione e nuova esplorazione di più espressioni artistiche. Si pensava insomma che Estravagario dovesse diventare ed essere una “fucina” nella quale mischiare il più possibile le varie componenti connesse al mondo dell’arte teatrale. Quindi teatro si, ma con musica, con canto, con balletto-danza, con poesia. Una forma-formula di spettacolo totale dunque già praticata ma che si intendeva ulteriormente integrare ed arricchire.
Una sorta di compagnia di avanspettacolo per indicare un genere, che offrisse ribalta fantasiosa e divertente per un pubblico che doveva imparare a conoscere questo nuovo gruppo.
Sotto la guida, forse inizialmente timorosa (c’era stato un grande maestro alle spalle), poi via via sempre più forte, sicura e professionale di Alberto Bronzato. E, iniziava il suo percorso artistico che, attraverso un panorama di spettacoli di successo, sta transitando a cavallo del duemila.
Un gruppo di professionisti che ha scelto di non militare nel professionismo, così ci hanno definito in più occasioni e questo ci ha fatto enormemente piacere poiché all'entusiasmo di “fare teatro” abbiamo cercato sempre di accordare il massimo rigore della professione attorale.
Perché, percorsa in compagnia di un grande maestro come Giorgio Totola e di tanti successi teatrali indelebilmente fissati nella memoria di quei protagonisti. Ed eccoli alcuni di quei protagonisti, a proseguire la splendida avventura teatrale riferendosi sempre a un solco tracciato anni prima dove era germogliato un seme che esprimeva soprattutto fantasia, creatività ed attenzione a quel rigore professionale che connotava gli allestimenti di quegli anni.
Nasce Estravagario Teatro dunque con Alberto Bronzato, Fausto Tognato, Tiziano Gelmetti, Filly Nazzaro, Tiziana Leso, Stefano Tessari, i quali pensano a questo strano nome (da una raccolta poetica e letteraria minore di Pablo Neruda) accordandogli arbitrariamente un significato di diversificazione e nuova esplorazione di più espressioni artistiche. Si pensava insomma che Estravagario dovesse diventare ed essere una “fucina” nella quale mischiare il più possibile le varie componenti connesse al mondo dell’arte teatrale. Quindi teatro si, ma con musica, con canto, con balletto-danza, con poesia. Una forma-formula di spettacolo totale dunque già praticata ma che si intendeva ulteriormente integrare ed arricchire.
Una sorta di compagnia di avanspettacolo per indicare un genere, che offrisse ribalta fantasiosa e divertente per un pubblico che doveva imparare a conoscere questo nuovo gruppo.
Sotto la guida, forse inizialmente timorosa (c’era stato un grande maestro alle spalle), poi via via sempre più forte, sicura e professionale di Alberto Bronzato. E, iniziava il suo percorso artistico che, attraverso un panorama di spettacoli di successo, sta transitando a cavallo del duemila.
Un gruppo di professionisti che ha scelto di non militare nel professionismo, così ci hanno definito in più occasioni e questo ci ha fatto enormemente piacere poiché all'entusiasmo di “fare teatro” abbiamo cercato sempre di accordare il massimo rigore della professione attorale.